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Di 20 Dicembre 2019Dicembre 20th, 2020No Comments

NAO: North Atlantic Oscillation

La North Atlantic Oscillation [NAO], è un modello di circolazione atmosferica localizzato nell’Oceano Atlantico settentrionale e caratterizzato dalla fluttuazione ciclica della differenza di pressione al livello del mare tra l’Islanda e le Azzorre.

Sezione LIVE: mappe aggiornate giornalmente

Sezione LIVE

Sezione sempre aggiornata con dati e mappe

Grafico indice NAO aggiornato (barra nera) in rosso la previsione a 7 giorni

 

 

Grafico indice NAO dal 1950 ad oggi: in rosso le fasi positive e in nero le fasi negative

 

North Atlantic Oscillation fase negativa e positiva, prevalenza di basse pressioni o alte pressioni atlantiche.

A seconda delle differenti definizioni abbiamo:
  • differenza barica fra Ponte Delgada e Stykkisholmur (riferito a tutto l’anno)
  • differenza barica fra Gibilterra e Stykkisholmur;
  • differenza barica fra Lisbona e Reykjavik.
L’indice elaborato giornalmente dal CPC è invece costruito mediante la proiezione giornaliera (00z) delle anomalie geopotenziali a 500hpa, secondo il loading pattern della NAO. 

Nel caso la NAO sia positiva (valori > 0.5) si ha un rafforzamento dell’anticiclone delle Azzorre e, contemporaneamente, un approfondimento della semipermanente islandese. L’alto gradiente pressorio determina condizioni di spiccata zonalità, che si traduce nell’indirizzamento delle perturbazioni atlantiche verso il Nord Europa. A NAO+ corrispondono solitamente inverni piu’ umidi e miti in Europa centro-settentrionale e piu’ secchi sull’Europa meridionale e sul Mediterraneo.

Nel caso la NAO sia negativa (valori < 0.5) si ha la situazione opposta: entrambe le figure bariche risultano indebolite, perciò sono più frequenti le azioni bloccanti in Atlantico con conseguente split meridiano del getto polare in area Mediterranea. La riduzione del gradiente di pressione produce una riduzione dell’attività ciclonica sull’Atlantico e uno spostamento verso sud del percorso dei cicloni extratropicali che d’inverno attraversano l’oceano raggiungendo l’Europa. L’abbassamento di latitudine delle “storm tracks” atlantiche determina inverni piu’ secchi nel Nord Europa, e al contrario piu’ umidi nell’ Europa meridionale. Sull’altra sponda dell’oceano, nella costa orientale degli Stati Uniti, invece, intrusioni d’aria fredda producono inverni freddi e nevosi.

Daniele Chierico

Daniele Chierico

CEO MeteOne esperto di fisica dell'atmosfera e meteorologia d.chierico@meteone.it